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Stari Bar – la Città vecchia, arrampicata sulla roccia, inaccessibile su tre lati, ai piedi del monte Rumija. La posizione strategica e la sorgente d'acqua potabile furono determinanti per l'ubicazione di Stari Bar che, a differenza delle altre città costiere, si trova a 4 km dal mare.
La città, i cui abitanti erano artigiani e commercianti d'olio di oliva e di sale, fu costruita in diverse fasi, nel corso dei secoli. La parte più antica sorge su uno spiazzo della rupe, proteso in avanti, dove si trova anche la porta della città, risalente ai sec.X-XI. A pochi passi, isolata dalla parte abitata, si erge la Cittadella, costruita a fini difensivi.
La città conserva i resti di numerose chiese di diverso stile ed epoca, nonché le fondamenta della cattedrale romanico-gotica di San Giorgio dell'XI secolo e due chiese gotiche, rispettivamente di Santa Caterina e Santa Veneranda, oltre alla polveriera e al bagno turco dell'epoca del dominio ottomano.
La parte occidentale della città fu fortificata nei periodi successivi: prima nel XIV e dopo nel XVI secolo, all'epoca del dominio veneziano. Vi si trovano le rovine della chiesa di San Nicola, edificata con tutta probabilità nel XIII secolo da Elena d' Angiò, moglie del Re serbo Uroš.
Nella piccola piazza - incrocio, sorge la chiesa di San Giovanni, in buono stato di conservazione. Fuori città, a nord della fortezza superiore, si trovano i resti dell'acquedotto, del XVI e XVII secolo, che portava l'acqua dalla montagna in città. Tra le ultime scoperte archeologiche, le ceramiche dei secoli VIII-VI a.C, dell'epoca dell'insediamento illirico, hanno dimostrato che le fondamenta della città risalgono a oltre due mila e mezzo anni addietro.


